L'Abbazia è un monumento fra i piu' i considerevoli dello stile gotico-cistercense in Italia; fondata alla fine del sec. XII, divenne un importante centro religioso.
La grande chiesa abbaziale fu eretta nel 1224-88; inizio' a rovinare nel Cinquecento e piu' gravemente nel Settecento.
La guida toscana del T.C.I. cita: In parte diruta, giace nel silenzio della campagna creando con le linee delicate di questa un contrasto di profonda suggestione e di drammatica e solitaria bellezza.
La seduzione che emana l'edificio è davvero notevole, con il cielo aperto per tetto e la terra di un prato per pavimento: fiori e stelle. Simbolismo allo stato puro.
Poco piu' in alto si erige la primitiva e mistica chiesetta di San Galgano, di forma circolare dall'originale architettura romanica; al centro di essa si vede un masso con una spada confitta, dall'arcano significato simbolico.
L'Abbazia - fiori e stelle |
Secondo la tradizione infatti, in questo luogo il nobile cavaliere Galgano Guidotti ( 1148-1181 ) di Chiusdino, confisse la sua spada nella roccia per adorarne l'elsa in forma di croce; in quel preciso momento fu convertito alla santita' da una rilucente apparizione dell'arcangelo Michele.
Galgano visse da eremita gli ultimi anni della sua vita, erigendo intorno al masso una cappella, poi destinata a divenire l'attuale chiesetta. I Cistercensi ottennero di costruire in onore di Galgano, canonizzato nel 1185, un oratorio e un edificio, nucleo dell'Abbazia che rapidamente crebbe in fasto e potenza.
La spada attuale sostituisce la precedente, spezzata piu' volte nello stupido tentativo di estrarla; il masso è ora protetto da uno spesso cristallo. L'autenticita' del reperto è garantita da un primo studio approfondito da parte del prof. Luigi Garlaschelli dell' Universita' di Pavia, ed innumerevoli altri in seguito.
La spada di Galgano Guidotti - particolare |
Questa tradizione della spada di San Galgano richiama quella piu' nota della "spada nella roccia" del leggendario re Artu'. E' interessante notare che ad opera di alcuni narratori, le gesta di Artu', che divenne poi il fondatore di un'eletta cerchia di cavalieri, divennero assai note in Europa durante il XII secolo, proprio all'epoca della leggenda di San Galgano. Il nome stesso di Galgano è curiosamente simile a quello di uno dei cavalieri arturiani, Galvano. Teniamo presente che all'epoca l'Inghilterra era gia' una superpotenza europea insieme all'antagonista Francia, non ritengo improbabile dunque che il ciclo bretone arturiano possa averci "rubato" la leggenda che, assai simile, in Italia era gia' da tempo un' assodata realta'.
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