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venerdì 15 novembre 2013

...sotto il tracciato dell' Alta velocita'

Come si viveva e si lavorava nella pianura bergamasca ? E' la linea dell' Alta velocita' a dircelo ..Da ormai piu' di un anno sono partite, sotto la direzione scientifica della Soprintendenza per i Beni archeologici della Lombardia, le prime indagini archeologiche lungo quello che sarà il tracciato percorso dai binari della Tav.
Gia' in partenza il bilancio non è male : 33 sono  i cantieri che fra Treviglio e Antegnate hanno portato alla luce importanti reperti risalenti a un esteso periodo storico compreso fra la tarda età del bronzo ( XII° secolo a. C. ) all'età rinascimentale ( XV° secolo d. C. ). Necropoli e villaggi ci regalano fibule, monete e monili in argento a punte di freccia e giavellotti in bronzo oltre a diversi altri oggetti in ceramica e vetro. Non è stato nemmeno troppo impegnativo, tali reperti sono "sbocciati" dalla terra da soli 20 - 60 cm di profondita'.
Archeosistemi di Reggio Emilia è la societa' incaricata alle idagini preliminari archeologiche.
I suoi tecnici da piu' di un anno stanno scavando nelle aree indicate dalla Soprintendenza come a «rischio archeologico» manifestatesi fino ad ora in modo particolarmente ricco a Antegnate, Bariano, Caravaggio con la frazione di Masano, Casirate e Treviglio.


Fonte : Eco di Bergamo.it - Monete romane


I ritrovamenti che vanno per la maggiore abbracciano l'eta' romana e tardo-romana, periodo compreso che va dal I sec a.C. al IV sec d.C.
Una curiosita' ce la dedica la necropoli di Bariano, strutturata su 36 tombe che si estendono lungo un' antica strada larga sei metri e parte della spessa rete viaria che già in età romana interessava la pianura bergamasca. All'interno delle tombe sono venuti alla luce corredi funerari arricchiti da piatti, coppe, olle ( in archeologia con riferimento agli antichi Romani, vaso di uso comune per lo più panciuto e fornito di coperchio ), balsamari maggiormente in frammenti, e sopratutto monete (o meglio dell'obolo che, secondo la credenza religiosa di allora, andava versato a Caronte, il temibile ed avaro nocchiero per attraversare nell'Ade il fiume Acheronte).
Testimonianze di vita di 2000 e oltre anni fa nelle nostre pianure ...


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