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mercoledì 22 ottobre 2014

Palese (BA): sotto alle ville un insediamento neolitico

Palese, localita' Titolo - Bari.
 
Non distante dal lungomare è stato scoperto un insediamento di almeno 7000 anni fa. Sotto delle ville lavori in corso hanno dato alla luce un antico villaggio con tanto di sepolture, scheletri e reperti di vario genere.
Il docente di Archeologia della Preistoria dell'ateneo barese Donato Coppola spiega: "Un ritrovamento eccezionale, si tratta di resti di strutture di un abitato Neolitico che non hanno eguali nel panorama della Preistoria italiana per lo stato di conservazione delle testimonianze rinvenute. Sono stati scoperti pavimenti abitativi molto ben conservati nonostante abbiano perlomeno 7mila anni, e altre testimonianze riferibili alla vita quotidiana degli agricoltori del Sesto-Quinto millennio avanti Cristo, come ceramiche e soprattutto un unicum rappresentato da una statuina in pietra che, raffigurante la dea madre, è stata trovata in prossimità di uno scheletro e si può ipotizzare facesse parte di una deposizione rituale".
 
Fonte: ilfattoquotidiano.it
 


Il sito neolitico promette di diventare il piu' esteso d'Italia, per oggi "solo" 4 ettari, secondo solo ad un altro del Friuli.
Fonte : web.

venerdì 30 maggio 2014

FESTIVAL STORICO LETTERARIO citta' di Seregno.

  1. FESTIVAL STORICO LETTERARIO citta' di Seregno. Inaugurazione giovedì 5 giugno ore 18.00 Sala Mons. Gandini con lo Storico ALESSANDRO BARBERO. 
  2. Direzione artistica: Eva Musci - Antonio Zappa 




IL PROGRAMMA :




Il Prof. Alessandro Barbero ed il suo sorriso ..



Partecipate numerosi !

Fonte: www.facebook.com/VociDellaStoria

lunedì 5 maggio 2014

Una lapide antichissima

LAPIDE PREISTORICA

A Sovramonte (Belluno) gli archeologi hanno ritrovato una pietra
con l'immagine stilizzata di un cacciatore di 14.000 anni fa.

Si tratta della prima tomba con lapide conosciuta.



Fonte web - un'immagine di Sovramonte



Scritto da : Massimiliano Morelli

Una necropoli sotto gli Uffizi


  

E' quello che ipotizzano gli archeologi che da alcuni mesi stanno scavando
a pochi metri dalla Galleria del Museo degli Uffizi di Firenze.
Per ora sono riusciti a portare alla luce solo una piccola parte di quello
che senza ombra di dubbio risulterebbe una grande fossa comune.
Nelle tombe sono state ritrovate, oltre a una sessantina di scheletri,
anche delle monete risalenti al IV-V secolo d.C. Periodo Alto Medioevo.

Firenze in quell'epoca visse un profondo declino, causato quasi sicuramente
da un' epidemia, secondo gli archeologi infatti questo lo si può dedurre
dalla sepoltura di uomini e donne di età diverse, e dal fatto che risultano
ammassati in così poco spazio. I reperti ritrovati saranno oggetto di test del Dna
per riuscire a capire esattamente le cause che portarono ai decessi, e inoltre
i motivi di tale decadenza che investirono la Firenze dell'epoca.
Il ritrovamento é avvenuto durante i lavori di ampliamento che interessano
il Museo, a pochi metri dalla Galleria nelle vicinanze di piazza del Grano.







Scritto da : Massimiliano Morelli

giovedì 20 marzo 2014

Il chiodo nello scrigno dei Templari

Ciclicamente archeologi di tutto il mondo sostengono di aver effettuato scoperte sensazionali. Ad esempio  più di quattro anni fa a Roma veniva scoperto il “ lupercale ”, ossia la grotta dove la lupa avrebbe allattato Romolo e Remo. Al comunicato del ritrovamento, come sempre accade, sono intervenuti tutti gli addetti ai lavori appoggiando la scoperta o bollandola come una panzana. L’eccezionale annuncio, di fatto, è ormai affondato nel dimenticatoio, eppure si tratterebbe di una scoperta archeologica importantissima, sempre se non si trattasse di un abbaglio.
Tre anni fa la notizia dell'ennesimo ritrovamento incredibile, non che sia nuovo nel suo genere, ma vale la pena rifletterci su dal momento che l'oggetto in questione veniva " custodito " nientemeno che nelle mani dei Templari .

ISOLA DI ILHEU DE PONTINHA, MADEIRA, OCEANO ATLANTICO.
In un forte Templare, una tomba di tre cavalieri sepolti con le loro spade con tanto di logo appartenente all' Ordine. Un gruppo di archeologi recupera uno scrigno istoriato e al suo interno un chiodo. Non si tratterebbe di un chiodo qualunque perche' risalirebbe al primo o al secondo secolo e la sua foggia farebbe sospettare che sia uno dei chiodi serviti alla crocifissione di Gesu'. E' lungo 10 cm, smusso e levigato come se fosse stato conservato e maneggiato da moltissime mani nel corso dei secoli, proprio come una reliquia.
Ne e'  piuttosto certo l'archeologo Bryn Walters, che afferma : " l'epoca corrisponde, e se e' stato conservato dai Templari un motivo piu' che valido ci sara' " .. Ha inoltre aggiunto : " ci si aspetterebbe che  questo chiodo abbia la superficie corrosa ed arrugginita, ruvida, questo ce l'ha liscia . Ciò suggerisce che molte persone se ne siano prese cura nel corso dei secoli, e che le sostanze grasse delle mani gli abbiano dato una finitura "particolare".


Fonte: antikitera.net 


Il mistero rimane..

giovedì 13 febbraio 2014

Quell' arca discoidale ..

Il dottor Irving Finkel, Assistente del Dipartimento del Medio Oriente presso il British Museum, ha di recente decifrato il testo in scrittura cuneiforme inciso su una tavoletta di argilla che catapulta nuova luce sulla storia dell’antica Mesopotamia.
Non cè spazio per i dubbi, il racconto menzionato è quello che abbraccia innumerevoli culture arcaiche e luoghi sparsi sul pianeta: Il diluvio universale . Il contenuto narra di Dio che parla al Atram-Hasis, un re sumero, ovvero Noè nelle precedenti versioni della storia dell’arca.
Ma non finisce qui, poiche' descrive anche come sarebbe stata realizzata l'arca, ed è qui che la tavoletta ci regala una novita': trattasi di un’imbarcazione di forma circolare, niente prua ne poppa, larga 220 metri ed alta 20 metri. Quindi un natante di forma discoidale, bhe' in effetti la cosa ha davvero un senso. Esso non doveva navigare verso nulla, si sarebbe dovuto solo limitare a rimanere a galla con mare forza 9 o piu' per chissa' quanto tempo, per poi arenarsi da qualche parte quando la terra sarebbe riemersa. Non aveva alcun significato realizzarla come le tradizionali imbarcazioni. 
Il resoconto prosegue .. Costruita con corde e canne lacustri, in seguito completamente ricoperta di bitume per impermeabilizzarla, era sezionata in due piani piu il tetto, ognuno dei quali aveva zone disgiunte per accogliere gli animali divisi per razze e coppie.

LA CURIOSITA' : 
Ancora oggi questo tipo di imbarcazione è a volte utilizzata in Iran e in Iraq, l'odierna Mesopotamia.


Fonte: therevolution.it - Prof. Finkel e la tavoletta 

CENNI DI STORIA ED EVOLUZIONE DELLA SCRITTURA CUNEIFORME:
Da Wikipedia - Il sistema di scrittura cuneiforme è stato in uso per più di 35 secoli, attraverso varie fasi di evoluzione, dal XXXIV secolo a.C. fino al I secolo d.C.[1] Fu completamente sostituito dalla scrittura alfabetica nel corso dell'epoca romana. Per questo motivo, si dovette decifrarlo da zero durante il XIX secolo (assiriologia). Il completamento della decifrazione è datato al 1857.
Il sistema è costituito da una combinazione di segni logofonetici, alfabetico- consonantici e sillabici.[2] La scrittura cuneiforme ha subito notevoli cambiamenti nel corso di un periodo di oltre due millenni. L'immagine sotto mostra come veniva disegnato il pittogramma "testa" nel corso di varie fasi storiche (Borger nr. 184, U+12295).

Evolution of the cuneiform sign SAG "head", 3000–1000 a.C.

lunedì 10 febbraio 2014

Quegli oggetti volanti sull'arazzo di Bruges

Bruges, Belgio - 1538 d.C.

IL TRIONFO DELL'ESTATE è un arazzo raffigurante l'assunzione al potere di un sovrano. Ma se lo osserviamo bene, sopratutto sul lato sinistro, noteremo in alto che si stagliano piuttosto chiaramente oggetti che oggi identificheremmo come UFO, dischi volanti o diavolerie similari. In realta' cosa sono? E cosa ci fanno bene in vista su di un tale manufatto del '500 ?
Gli esperti dell' ANCIENT ORIGINS sostengono che tali oggetti non identificati rappresenterebbero unicamente una sorta di manifestazione divina come simbolo di favore celeste all'ascesa al potere del sovrano ritratto. Il perche' dei dischi volanti dovrebbero fare le veci del Signore non è ben chiaro.
Agli occhi degli uomini del 1538 tali oggetti dovevano essere visti come una sorta di " cappelli volanti ", scudi celesti e cosi' via. Dal momento che abbondano le opere dove simili articoli misteriosi fanno capolino, viene da chiedersi se davvero gli artisti del passato hanno visto tali oggetti in cielo considerandoli presagi nefasti o manifestazioni divine.

Non mancano gli scettici che hanno risolto il dilemma anche in questo caso spiegando che si tratta di nuvole scure dalla forma insolita, uccelli, ecc..

Fonte : ilnavigatorecurioso.it - Il trionfo dell' estate - Bruges, 1538 d.C.