Parliamo del complesso monastico di San Sigismondo sorto laddove, fino alla prima metà del Quattrocento, sorgeva una piccola chiesetta retta dai monaci Benedettini Vallombrosani, un ordine che si è sempre distinto, nel corso dei secoli, per la lotta contro la simonia ( la compravendita di cariche ecclesiastiche, assoluzione di peccati e indulgenze ) e contro la corruzione e la mondanità della Chiesa.
Questo tempio sacro è famoso per due caratteristiche distinte che riguardano i suoi affreschi cinquecenteschi. Il primo riguarda l'opera del pittore cremonese Aleni, detto il Fadino, laborioso nel XVI secolo: l' Ultima Cena. Cresciuto sulla traiettoria di Boccaccio Boccaccino e di Galeazzo Campi, Aleni non fu avulso alla lezione prospettica bramantinesca e la sua Ultima Cena, del 1508, è tra i primi esempi di ripresa dell'iconografia leonardesca. E come Leonardo, ecco comparire come per magia una splendida donna accanto a Cristo, al posto di San Giovanni. Maria Maddalena ? Non lo sapremo mai, ma dieci anni dopo il libro di Dan Brown, Il codice Da Vinci, non mancano mai di rivelarsi in ogni parte d'Europa Cenacoli con questa caratteristica mistica : il culto del Femminino.
Osserviamo ora l'opera più incredibile ed impenetrabile mai vista in un ambiente ecclesiastico, si tratta di un affresco del Beccaccino che rappresenta l’“Adultera davanti a Cristo”, un dipinto che contiene una particolarità non ancora decrittata. Tutti i personaggi rappresentati hanno gli occhi privi di pupilla. Una situazione, questa, che dà alla pittura una dimensione quantomeno insolita, quasi eterea. Dopo secoli e secoli di distanza, ancora non conosciamo le ragioni che hanno spinto l’artista a rappresentare un episodio in questo modo inconsueto. L’affresco fra l’altro, non è stato realizzato in una zona “secondaria” della chiesa, è stato infatti ideato e terminato nientemeno che sulla parete di sinistra del presbiterio.
Una interpretazione potrebbe essere il fatto che le pupille erano forse state realizzate con gemme preziose trafugate in seguito, o con un materiale che le rendeva "vive", particolarmente lustre, un materiale forse organico che si sarebbe dissolto nel tempo. Anche fosse vera una simile spiegazione scientifica, come è possibile allora che solo questo quadro al mondo sarebbe stato realizzato in questa maniera, senza sperimentare le nuove tecniche su altri quadri? Forse perchè rivelatisi un fallimento? E allora perchè non provvedere all'aggiunta delle pupille con tecniche tradizionali (olio a tempera) sopra l'errore? Il mistero rimane.
Fonte: vedi foto - L'adultera davanti a Cristo |
Fonte: vedi foto - particolare di Cristo |
Fonte: vedi foto - particolare di un ragazzino |
Fonte: luoghimisteriosi.it - di Panni Paolo, rivisto da me.
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